TASSA COVID

In questi giorni si parla della “tassa Covid” sugli scontrini. È bene precisare che non è una tassa imposta dallo Stato, bensì una voce messa da alcuni esercenti per compensare a loro detta, non il periodo di chiusura forzata ma le spese per la messa in sicurezza della propria attività e le spese che comporterà ancora questo virus, ad esempio il gel igenizzante a disposizione della clientela comporta una spesa continua. Parlando con molti miei colleghi alcuni alzeranno i prezzi appunto per queste spese extra, altri invece applicheranno sconti per far tornare i clienti mentre io lascerò i prezzi invariati. I clienti non hanno colpa di questo virus e molti o hanno perso il lavoro o sono rimasti a casa in cassa integrazione. I costi per mettere in sicurezza il proprio ambiente di lavoro se si seguono alla lettera, ammetto che sono notevoli, ma la qualità ha sempre un costo elevato, anche senza virus. Ciò nonostante ho trovato quindi più corretto non aumentare i prezzi, ma ognuno è libero di decidere autonomamente.
www.lastampa.it/cronaca/2020/05/23/news/fase-2-codacons-sugli-scontrinti-spunta-la-tassa-covid-balzello-da-2-a-4-euro-per-costi-dovuti-a-pandemia-1.38879873